Procedono le analisi chimiche finalizzate allo studio dell’impiego della pollina come combustibile all’interno dell’impianto CHIMERA, grazie alla collaborazione con il team accademico guidato dal Prof. Enrico Marcantoni di UNICAM Università degli Studi di Camerino (Scuola di Scienze e Tecnologie – Dipartimento Scienze Chimiche). Le analisi in corso si concentrano sulla sostanza fangosa che viene prodotta al termine della combustione della pollina, tramite il bruciatore che realizza una combustione diffusiva della biomassa. L’innovazione tecnologica relativa al bruciatore – due brevetti depositati da 3P Engineering – riguarda la carica di biomassa, con una combustione senza fiamma nell’area di iniezione dell’aria ossidante. La centrifuga consente di separare una parte liquida, che viene reimmessa nel circuito di trattamento fumi, e una parte secca, per la quale l’obiettivo è ricavare un fertilizzante N-P-K, utilizzabile per le coltivazioni di cerali, che costituiscono la base per la produzione di mangime. Con UNICAM, sono in corso gli studi relativamente alle possibilità di abbattimento di ammoniaca e al trattamento del materiale catramoso, partendo dall’analisi di varie tecniche note in letteratura e che includono metodi biologici, fisici e chimici.
La maggior parte degli approcci noti risulta piuttosto costosa e richiede un elevato grado di manutenzione, ma dalle analisi condotte dal team dell’Università degli Studi di Camerino, il filtro a secco a base di biomassa risulta essere un’opzione più economica e soprattutto ecologica. In particolare, l’efficienza di rimozione del catrame dei filtri a base biologica aumenta in presenza di scrubber, come nel caso dell’impianto CHIMERA, validando le scelte di engineering per la realizzazione del Pilot Plant del progetto. Scopri di più